Tutte le differenze da conoscere tra vetri basso emissivi e vetri selettivi
Quando si parla di finestre, è frequente sentir parlare di vetri basso emissivi e vetri selettivi, spesso con termini molto tecnici e di difficile comprensione per i non addetti ai lavori.
In quest’articolo ti spiegheremo, con parole semplici, cosa sono i vetri basso emissivi e i vetri selettivi, come riconoscerli e perché sono utilissimi per migliorare l’efficienza energetica della tua casa e ottenere un notevole risparmio sulla bolletta.
I vetri basso emissivi
Il vetro basso emissivo è un particolare tipo di vetro realizzato appositamente per ridurre la dispersione termica migliorando il livello di isolamento termico degli infissi esterni.
Grazie a un trattamento superficiale su una o più facce del vetro, è possibile abbassare il livello di trasmittanza termica, ovvero il flusso di calore medio per metro quadrato di superficie che passa attraverso una struttura delimitante due ambienti a temperatura diversa, in questo caso l’ambiente domestico e quello esterno. In questo modo, i vetri delle finestre fanno rimbalzare il calore all’interno anziché disperderlo verso l’esterno. Nel caso di doppio vetro, il trattamento viene applicato solo su una faccia interna, con il vetro triplo invece viene applicato su due facce.
I vetri basso emissivi sono utilizzati nella costruzione di vetro camera, il materiale per finestre e portefinestre costituito da due o più strati di vetro separati da un’intercapedine contenente aria disidratata o gas nobili come l’Argon o il Kripton. Questi gas hanno la funzione di rallentare ulteriormente il flusso di calore tra una lastra e l’altra, migliorando l’isolamento termico.
Vetro basso emissivo: come riconoscerlo
Per riconoscere un vetro basso emissivo è sufficiente fare un semplice test, avvicinando la fiamma di un accendino o un fiammifero alla finestra e osservando il colore delle fiamme riflesse. Se le fiamme riflesse, quattro nel caso di doppio vetro e sei nel caso di triplo, sono tutte dello stesso colore, di solito giallo/arancione, significa che il vetro non è basso emissivo. Se invece almeno una delle fiamme risulta di una tonalità più scura rispetto alle altre (tendente al violaceo), ti trovi di fronte a un vetro basso emissivo.
I vetri selettivi
I vetri selettivi, chiamati anche 4 stagioni (4s) o a controllo solare, sono realizzati con un trattamento magnetronico, ovvero un processo chimico-fisico che fissa sulle lastre di vetro degli ioni d’argento. In questo modo, i vetri filtrano le diverse lunghezze d’onda emesse dal sole, lasciando passare la radiazione luminosa e bloccando quella infrarossa, responsabile della trasmissione di calore.
Una finestra assemblata con vetro a controllo solare garantisce così un doppio vantaggio: in estate evita il surriscaldamento degli ambienti interni, in autunno-inverno mantiene il calore interno. Il prezzo di una finestra in PVC con vetro selettivo di dimensioni 100×130 cm è di circa € 350,00 + Iva, mentre il costo di una portafinestra di 120×240 cm negli stessi materiali si aggira intorno ai € 550,00 + Iva, esclusa l’installazione.
Vetri selettivi o basso emissivi: quali scegliere?
In genere, tutte le aziende produttrici di serramenti inseriscono i vetri 4s (o selettivi) in tutti gli infissi perché garantiscono un’elevata luminosità agli ambienti interni, offrendo al contempo un ottimo controllo dell’irraggiamento solare e alte prestazioni termiche. Tuttavia, è possibile personalizzare i tuoi infissi di casa inserendo dei vetrocamera basso emissivi per le finestre collocate a nord, dove l’irraggiamento è minore.
Stai cercando un serramentista esperto e affidabile per installare degli infissi a Lecce, Taranto o Brindisi? Contattaci per un sopralluogo gratuito!
Articoli correlati
Un commento